ALBERTO BURRI. Biografia e tour virtuale dell’opera dell’artista.

Museo di grafica e multipli d'autore, d'arte moderna e contemporanea

ALBERTO BURRI

Tour virtuale dell’opera di Alberto Burri

Alberto Burri: biografia

Nato a Città di Castello ( Perugia) il 12 marzo 1915, dopo il conseguimento della maturità classica presso il liceo Annibale Mariotti di Perugia, nel 1934 si iscrisse alla facoltà di medicina della stessa città, laureandosi il 12 giugno 1940. Il 9 ottobre 1940, fu arruolato con il grado tenente medico di complemento. Tornato nell’esercito nel marzo 1943, e inviato in Africa settentrionale, fu catturato dagli inglesi l’8 maggio 1943 e portato nel campo di concentramento di Hereford in Texas , per 18 mesi. Fu in questo periodo che iniziò a dedicarsi alla pittura. Rientrò in Italia 27 febbraio 1946 vivendo per un periodo a Città di Castello, per poi trasferirsi a Roma.

Gli inizi della carriera artistica

La prima mostra personale, si tenne nel luglio 1947, presso la galleria La Margherita di Gaspero del Corso, con opere ancora di carattere figurativo. Alla seconda mostra personale “ Bianchi e Catrami”, sempre presso la galleria La Margherita, nel maggio 1948, per la prima volta vennero presentate opere astratte. Attirano l’attenzione i catrami, opere in cui i materiali sono il principale soggetto della rappresentazione. Nel 1948 si recò a Parigi, dove vide le opere esposte presso la galleria René Drouin, uno dei centri più importanti della nuova stagione artistica, poi “informale”.

Nel 1949 inizia la serie degli Sacchi e nel 1950 quella delle Muffe e dei Gobbi. Nel gennaio 1951 partecipa alla fondazione del Gruppo Origine. La mostra personale “Neri e Muffe”, si tenne nel 1952 presso la galleria dell’Obelisco di Roma. Ad aprile, presso la Fondazione, si tenne la mostra “Omaggio a Leonardo” in cui espose tra gli altri “Lo Strappo”. A seguire partecipò nella sezione del “bianco e nero” della Biennale di Venezia, con il disegno “Studio per lo strappo”.

Il successo negli Stati Uniti

Nel1953 Burri espone negli Stati Uniti con le mostre di Chicago e New York. La prima mostra personale, allestita presso la Allan Frumkin Gallery di Chicago, si svolse tra il 13 gennaio e il 7 febbraio 1953, per essere poi trasferita nella newyorkese Stable Gallery di Eleanor Ward alla fine dell’anno. Burri conobbe il critico James Johnson Sweeney, allora direttore del Solomon R. Nel1954 iniziò a lavorare col fuoco, realizzando le prime piccole combustioni su carta.

Alla Biennale di Venezia del  1956 gli fu concesso di esporre due opere. Nel 1957 tenne numerose mostre personali in Italia e negli Stati Uniti e realizzò i primi ferri. A giugno del 1960, Burri ottenne una sala alla Biennale di Venezia, dove ricevette anche il premio dell’Associazione internazionale dei critici d’arte. Nel 1963, la galleria Marlborough di Roma ospitò un’esposizione dedicata alle Plastiche.

I Cretti – 1973 Il Cretto di Gibellina

Gli anni settanta furono caratterizzate dalle opere monumentali e dai Cretti. La mostra antologica presso il convento di San Francesco d’Assisi, maggio 1975, fu l’occasione per la presentazione del primo Cellotex. Della serie dei Cretti, ma con valenza di land art, è il Grande Cretto di Gibellina nel 1973. Nello stesso anno, Burri riceve il “ Premio Feltrinelli” per la Grafica. Nel 1977 venne allestita una antologica al Solomon R. Guggenheim Museum di New York dal titolo “Alberto Burri. A retrospective View 1948-77”. Nel 1981 venne inaugurata la Fondazione Burri in Palazzo Albizzini a Città di Castello.

Il trasferimento in Costa Azzurra

All’inizio degli anni Novanta, Burri si stabilì a Cost Azzurra (Francia), continuando a trascorrere i mesi estivi a Città di Castello.

Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995.

Alberto Burri: opera – “Acquaforte F.”

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