BIBLIOTECA. I migliori libri che riguardano il mondo dell’arte.

Museo di grafica e multipli d'autore, d'arte moderna e contemporanea

All’interno della Biblioteca della Collezione del Talento troverai tanti libri utili per comprendere il mondo dell’arte o per intraprendere degli investimenti in opere.

Le politiche predatorie nel mercato dell’arte di Roberta La Bua, Munari Edizioni

In economia vengono definite politiche predatorie quei comportamenti, adottabili da una o più imprese operanti nel mercato, che tendono ad escludere, attraverso la leva del prezzo o della quantità prodotta, la propria rivale (o le proprie rivali), ledendo i principi della libera concorrenza. Il risultato di tale politica sleale, sarà quello di far ottenere all’impresa predatrice il monopolio di quel mercato. Nel mondo dell’arte è possibile studiare le politiche predatorie, adottate dagli artisti durante il primo periodo della loro attività lavorativa e prevederne, in un periodo successivo, gli effetti che essi hanno sulla notorietà artistica del soggetto. Tali effetti, a differenza di ciò che viene osservato negli altri mercati, se supportati da altre condizioni, porteranno, nel periodo successivo, al declino artistico del soggetto che li ha posti in essere. Questo libro risulta essere da guida agli artisti emergenti che iniziano ad intraprendere il cammino verso il mercato, evitando di far compiere loro passi che si riveleranno sbagliati soprattutto per la loro notorietà artistica, ma è anche da supporto a quei soggetti che intendono investire in arte, in quanto avranno la possibilità di prevedere l’andamento economico ed artistico di un autore, in base ad alcuni comportamenti che esso ha tenuto durante la sua vita produttiva.

Dizionario EconomiA-Arte ArtE-Economia, di Roberta La Bua, Munari Edizioni

Il presente libro non è da considerarsi quale “dizionario” inteso nel senso più tipico di questo termine, bensì come testo di congiungimento tra due mondi: l’arte e l’economia, che pur sembrando lontani tra loro, in verità sono e sono sempre stati direttamente e fortemente collegati. Senza troppe divulgazioni in esempi storici o contemporanei, si prende, come punto di partenza, la considerazione che non può esistere una produzione estetica senza il supporto di un’economia che gli riservi parte di beni prodotti dalla società; di contro non si può sviluppare una società non connotata da una cultura anche estetica e quindi non si può avere una partecipazione sociale estesa e convinta, senza che si abbiano riferimenti culturali visivi. In base a tali considerazioni, è possibile individuare un ciclo che denota un legame inscindibile e bilaterale tra società, cultura ed economia.

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