GIUSEPPE GUERRESCHI
Giuseppe Guerreschi: biografia
Giuseppe Guerreschi è nato a Milano il 15 luglio 1929. Dopo gli studi commerciali lavorò presso una banca milanese e verso i vent’anni iniziò a frequentare la scuola serale di nudo presso l’Accademia di Brera. Nel febbraio 1950 lasciò la banca per iscriversi al corso ordinario dell’Accademia. Tra i suoi docenti ebbe Aldo Carpi De’ Resmini e Italo Valenti per la pittura e Benvenuto Disertori per l’incisione. Ebbe il suo esordio nel 1953 alla galleria S. Fedele. Presentò la tesi di Diploma nel nel marzo 1954.
I disegni e le incisioni.
In questi primi anni, vasta è la sua produzione di disegni e anche una limitata produzione grafica di incisioni di cui si ricordano le acqueforti ”Maria Luisa Guerreschi d’anni 29”,”Wanderlust” e “Augusta”. Nel maggio del 1957 firmò un contratto con il gallerista Charles Feingarten, con il quale organizzò mostre negli Stati Uniti. Influenzato dagli artisti della “Neue Sachlichkeit” e dal cinema espressionista tedesco, applicò al proprio lavoro il montaggio delle immagini quale mezzo di analisi del reale, producendo opere di denuncia sociale, sia in pittura che in grafica. Nel 1955 partecipò alla VII Quadriennale di Roma ed alla I Biennale dell’incisione italiana contemporanea di Venezia. Nel 1956 partecipò ad una una prima dichiarazione programmatica di poetica, del “realismo esistenziale” attenta agli aspetti umilianti o drammatici dell’esistenza. Degli anni sessanta furono i primi contatti con il gruppo romano “Il pro e il contro”, con cui collaborò alla realizzazione di tre cartelle di incisioni sul tema ”La violenza”. Negli anni 1963-64 realizzò una cartella di acqueforti accompagnata da uno scritto di R. Roversi, una con testo di Italo Calvino in collaborazione con Gianfranco Ferroni e Renzo Vespignani e portò a termine le illustrazioni per ”I Tasmaniani” di Emilio Garroni e “Storia antica” di Lamberto Pignotti, vincendo nel 1964 il premio Biella per l’incisione, con un’acquaforte ispirata a una poesia di Roberto Sanesi. Nel 1963 partecipò alla XXXII Biennale di Venezia. A seguire il suo lavoro si orientò verso lo studio dei temi dellla civiltà ebraica, la meditazione sulla guerra, la morte, l’eros. Nel 1972 partecipò alla X Quadriennale di Roma ed alla XXXVI Biennale di Venezia, dove ebbe una sala personale. Nel 1982 ricevette il premio del Presidente della Repubblica per la pittura, promosso dall’Accademia nazionale di S. Luca. Giuseppe Guerreschi si spense a Saint-Laurent-du-Var, Nizza, il 14 maggio 1985.