Collezionare: scelta etica. Non solo estetica

Museo di grafica e multipli d'autore, d'arte moderna e contemporanea

Collezionare: scelta etica. Non solo estetica

Vittorio Basaglia in Collezione del Talento

Nell’ottica diffusa di cercare un brand che catturi l’interesse del pubblico, a favore di una collezione, spesso si fanno scelte di acquisizione legate ad alcuni nomi, magari seguendo anche le mode del momento. Collezione del Talento non nasce su un progetto di tipo commerciale e non dovendo fare i conti con il guadagno derivante dall’acquisizione ed esposizione delle opere, può decidere di utilizzare una risorsa economica a scopo sociale, muovendosi sempre all’interno del mondo dell’Arte. La scelta di inserire in collezione un’opera di Vittorio Basaglia non è solo un atto utile a ricostruire il panorama artistico del 900 italiano, ma anche azione sociale che muove a favore della memoria storica. In questo caso il nostro intento è sensibilizzare il pubblico verso tutte quelle conquiste ottenute grazie al pensiero e alle azioni del cugino dell’autore “Franco Basaglia”, con cui collaborò all’interno della struttura nosocomiale di Trieste per la realizzazione dell’opera collettiva “Marco Cavallo” del 1973. Il colore del ritratto, il blu, è stato forse uno degli elementi che istintivamente hanno giocato a favore dell’acquisizione. Azzurro è infatti il colore di Marco Cavallo, quel simbolo che con le sue dimensioni doveva essere il messaggio visibile dei sogni di chi visibile non era. Nel 1978 la “Legge Basaglia” diede giusta dignità e identità ai ricoverati degli Ospedali Psichiatrici ed il cavallo di legno e carta rimane ancora oggi simbolo di una grande conquista sociale del nostro paese che ci ha portato ad essere oggi, attraverso varie tappe, esempio di inclusione sociale, con un grande arricchimento per le nuove generazioni che imparano tutto questo già all’interno dell’ambiente scolastico. Per il resto, una volta ammirata l’opera che esponiamo nel museo digitale, consigliamo di approfondire un tema storico e sociale di questa importanza, partendo dagli spunti proposti. E vi assicuriamo che la storia di “Marco Cavallo” è veramente “illuminante” per la conoscenza della natura dell’essere umano ed utile a una visione nuova di quello che s’intende spesso per normalità e ciò che a qualcuno, purtroppo ancora oggi, questo non sembra.

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